Consegnata alla Storia per il suo retaggio di città di Teodolinda, Modoetia, secondo la denominazione subentrata a Modicia, alla pari di molti centri urbani italiani visse un intenso periodo medievale all’insegna del dualismo tra una fervente vita religiosa e il dinamico evolversi della vita civile e comunitaria.
Da un lato le istituzioni religiose, dall’altro le corporazioni di Arti e Mestieri e il commercio regolati da Statuti comunali: furono queste le attività che concorsero alla coesione sociale e alla floridezza economica cittadina.
Di tale passato si possono vedere in questa sezione pochi ma emblematici oggetti che ravvivano la memoria del tempo e rimandano al contesto religioso e civile.
Uno staio di bronzo, antica unità di misura ufficiale del Comune, si relaziona a un blocco di serizzo (nel chiostro) che, originariamente collocato sotto l’Arengario, serviva come vera e propria “pietra di paragone”, con i suoi segni e incavi riferimenti di lunghezza e capacità.
Pietre scolpite o incise con simbologie religiose attestano la forte dimensione spirituale dell’uomo medievale. Il Compianto sul Cristo morto di Giuseppe Meda, che ritorna nel luogo da cui proveniva prima dello strappo effettuato negli anni Trenta del Novecento, chiude il percorso medievale del Museo e, considerata la presenza del Meda anche nell’attiguo Duomo, conferma il rapporto proficuo in città tra l’eccellenza civile e quella religiosa.
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