Il Gabinetto delle stampe
Uno dei nuclei collezionistici di maggiore importanza nelle civiche raccolte d’arte è costituito dal patrimonio di oltre 13.000 stampe, antiche e moderne. Costituitosi grazie a lasciti e donazioni, tra cui l’importante eredità di Felice Pasta pervenuta al Comune di Monza nel 1877 e l’altrettanto fondamentale lascito di Eva Galbesi Segrè del 1923, il patrimonio di fogli a stampa subì alterne vicende sino a confluire nell’ambito della Biblioteca Civica, cui afferivano negli anni Sessanta del XX secolo anche i Musei Civici.
Trasportata in seguito nei depositi del museo, la collezione ha iniziato a essere oggetto di studio e catalogazione scientifica, rivelando veri e propri tesori nell’ambito dell’incisione, con fogli risalenti al XVI, XVII e XVIII secolo, opera dei maggiori incisori italiani e stranieri. Consistente è poi il nucleo di stampe del XIX secolo, che vede tra i protagonisti assoluti Giuseppe Longhi, maestro dell’arte incisoria dell’Ottocento, oltre ad alcune prove del monzese Mosè Bianchi.
Il Gabinetto conserva anche un significativo nucleo di stampe novecentesche, comprendenti alcune splendide puntesecche di Anselmo Bucci e gli straordinari alberi di Federica Galli.
L’attività di catalogazione, studio e ricerca è tuttora in corso, grazie anche alle numerose esposizioni temporanee curate dal personale scientifico del museo attingendo a questo ingente patrimonio, documentate da cataloghi e materiale di divulgazione; i dati di catalogazione confluiscono nel sistema regionale lombardo Sirbec e sono consultabili all’indirizzo www.lombardiabeniculturali.it.
Anonimo, Prospetto della città di Monza preso dalla parte della Villa Durina. Metà XVIII secolo, acquaforte.
Giuseppe Longhi, Studio di aquila. 1792, bulino.
Mosè Bianchi, La Monaca di Monza. 1896, acquaforte